Cantina Fiorentino

Impegno sociale e sostenibilità

La sostenibilità in vigna

In tutti i vigneti di Cantina Fiorentino viene adottato il sistema biologico.

Con produzione biologica non si intende soltanto l’utilizzo di rame e zolfo al posto dei “sistemici” ma significa soprattutto sviluppare tecniche viticole accurate. Si parte dalla conoscenza del suolo e si prosegue con interventi diversificati secondo le necessità. Solo così si può realizzare il più adatto equilibrio del vigneto: una sana e corretta gestione agronomica in cui i problemi fitosanitari vengono naturalmente ridimensionati secondo l’annata.

Sul piano fitoiatrico, il sistema Biologico ha a disposizione meno strumenti diretti ma questo non è uno svantaggio perché insegna a scegliere meglio le pratiche agronomiche, come ad esempio l’aridocultura, per aumentare la resistenza naturale della pianta. Ciò permette contemporaneamente di ridurre i costi e aumentare la qualità dell’uva che diventa più robusta e sana.

La sostenibilità in cantina

Uno dei due stabilimenti di Cantina Fiorentino si trova nella zona artigianale di Galatina e sorge sopra un vecchio stabilimento vinicolo di fine Ottocento di cui sono stati recuperati i fermentini. Ristrutturata secondo i più avanzati sistemi di risparmio energetico, è alimentata esclusivamente da energia proveniente da fonti rinnovabili. I consumi energetici della cantina sono sostenuti, infatti, da un impianto fotovoltaico con un bilancio energetico annuo che ha come obbiettivo la totale autosufficienza.

Ogni dettaglio della Cantina è stato studiato e costruito per ottimizzare il consumo energetico.

La copertura coibentata permette ad esempio un risparmio energetico notevole e abbassa la temperatura di almeno dieci gradi. Anche la gestione della temperatura dei silos inverter Classe A++ e i tubi coibentati, permettono di mantenere la temperatura costante senza dispersione di calore. Il locale bottaia è stato progettato per avere una temperatura costante durante le stagioni ma diversa dall’ambiente dei silos grazie ad una pompa di calore che si autoregola e ne gestisce la temperatura.

È stata inoltre bonificata la cisterna in modo da recuperare l’acqua ed il vapore utilizzato per lavare i serbatoi, installati infissi a taglio termico e sensori ambientali per le luci per il risparmio energetico sui corridoi di passaggio della Cantina.

Inoltre tutta la Cantina è illuminata con tecnologia Led ed è stato scelto il bianco per le pareti e il rosso per le pitture del pavimento a resina, affinché riflettessero la luce solare.

 

Tutte queste soluzioni sono solo un punto di partenza.

Cantina Fiorentino è e sarà sempre un laboratorio per studiare e ottimizzare i consumi energetici nel settore vitivinicolo, grazie all’azienda madre Efficienza Energia.

Efficienza Energia è certificata UNI EN ISO 9001 (per i requisiti di gestione sulla qualità) ed è una delle pochissime E.S.Co. (Energy Service Company) in Italia ad avere conseguito la certificazione UNI EN 11352.

Liter of light

Liter of Light è il titolo del progetto che Cantina Fiorentino ed Efficienza Energia hanno voluto sposare per contribuire ad uno Sviluppo Integrato, Sostenibile e a Lungo Termine.

Liter of Light Italia, in collaborazione con Liter of Light Global, si propone di diffondere il sistema “Liter of Light at Night” nel mondo, per contribuire alla lotta alla povertà e al miglioramento delle condizioni di vita dei popoli più svantaggiati mediante un modello di intervento sostenibile sia economicamente che socialmente.

L’accesso all’energia elettrica è una prerogativa indispensabile per garantire i diritti fondamentali legati alla dignità umana ed è una risorsa centrale per lo sviluppo e la realizzazione di progetti ecosostenibili, poiché spesso nei Paesi in via di sviluppo molte delle abitazioni private situate nelle zone rurali sono prive di collegamento alla rete elettrica.

Cos’è il progetto Liter of Light?

Il progetto inizialmente prevedeva l’installazione di una bottiglia di plastica trasparente riempita di acqua e candeggina fissata al tetto attraverso un foro. Utilizzando la rifrazione dell’acqua, questa bottiglia forniva un’illuminazione equivalente ad una lampadina da 55W.

In seguito il progetto si è evoluto e ingrandito. Ora si precede all’installazione di un pannello solare da 1W collegato con un led ad una batteria ricaricabile.

Grazie al supporto delle migliori università internazionali, Liter of Light ora installa in varie zone del sud del mondo illuminazione ad uso pubblico e privato con potenze variabili da 3 a 10 Watt.

A seconda della situazione del territorio, di volta in volta, vengono scelte le soluzioni tecnologiche più appropriate e adattabili all’ambiente in cui si va a operare. Si recuperano in loco i materiali, si forma il personale locale e si creano così delle microimpresi autonome, al fine di mantenere la rete, ed incrementarla in maniera efficiente.